
L’attrazione sfrenata verso le innovazioni tecnologiche ha raggiunto anche le richieste del mercato immobiliare. Come le grandi imprese di smartphone e computer cercano di soddisfare le continue richieste di mercato, anche il real estate si prepara alle novità tecnologiche del futuro. Stando ai dati pubblicati dal Sole 24 Ore, il giro di affari del real estate nel mondo supera i 3500 miliardi di dollari, registrando più di 23 milioni di unità abitative costruite, praticamente il doppio dell’industria automobilistica. Secondo i dati riportati da Bankitalia,nel nostro paese, l’immobiliare rappresenta circa 1/5 del PIL e circa il 60% del patrimonio complessivo delle famiglie é investito in attività immobiliari.
Nel tentativo di sopravvivere ad un era immobiliare “sfortunata”, é iniziata la ricerca per lo sviluppo di soluzioni innovative da associare alle abitazioni. I primi ad orientarsi in questo nuovo settore “Smart Home” sono i due colossi del mercato Amazon e Ikea, entrambi già al lavoro per progettare prototipi di case intelligenti. Le prime idee giunte sul mercato per rendere più “tech” le nuove abitazioni sono: wi-fi free, impianti di ricarica per auto elettriche, contatori intelligenti, telecamere per il riconoscimento facciale, sensori e domotica per la gestione di elettrodomestici intelligenti, assistenti vocali e soluzioni IoT (l’Internet degli oggetti connessi) ecc. Il Competence Center costituito a Torino ne ha identificate oltre duecento e le sta già inserendo in progetti di costruzione e manutenzione sia in Italia che all’estero.
Ovviamente ognuna di queste “idee” non potrà essere integrata senza prima aver adeguato correttamente il processo di progettazione e costruzione. Per rendere più facile la scelta e l’utilizzo di queste soluzioni sono in previsione anche piattaforme digitali e app dedicate. L’obbiettivo di questa evoluzione non porterà solo un miglioramento qualitativo della vita ma anche sostenibilità ecologica all’ambiente. Le agevolazioni per l’investimento energetico “pulito”, quindi la diminuzione di costi e dei consumi, sono solo alcuni dei vantaggi in previsione. Sicuramente tutte queste “integrazioni” renderanno l’immobile più appetibile sul mercato, fornendo un’opportunità irripetibile di domanda e offerta ricercata da tempo..Adesso, l’unica speranza, é che questa sfida possa diventare un’opportunità per far uscire il mercato immobiliare da periodo difficile che sta affrontando negli ultimi anni.
Danilo Conti