All’età di 14 anni uccide (si dice per sbaglio) il suo maestro di spada motivo per il quale si ritrova costretto a fuggire da Arras, il suo paese d’origine. All’età di 16 anni, con un disperato bisogno di denaro, decide di arruolarsi nell’armata rivoluzionaria nel quale resta qualche anno. Dopo aver combattuto alcuni anni a Valmy e a Jemmapes, Vidocq diserta dall’esercito e inizia a vivere una vita da ladro e truffatore tra Parigi e il nord della Francia.
L’evasione dal carcere.
«22 anni, taglia 5 piedi, 2 pollici, 6 linee; capelli, sopracciglia castani chiari,barba dello stesso colore; viso ovale ricoperto di bitorzoli; occhi grigi, naso grosso; bocca media, mento tondo e biforcuto, fronte bassa, avente una cicatrice al labbro superiore lato destro; orecchie bucate».
Otto giorni dopo il suo arrivo riesce a trovare un escamotage per la sua fuga, si procura degli abiti da marinaio per confondersi tra i lavoranti dell’arsenale di Brest e riesce a dileguarsi. Arrestato nuovamente nel 1799 viene portato nel carcere di Tolone, da dove evade ancora una volta il 6 marzo 1800. Queste sue fughe repentine iniziano a fargli guadagnare rispetto e notorietà nel mondo della malavita.
La Sûreté
La prima agenzia di detective privato
Vidocq presenta definitivamente le sue dimissioni dalla Sûreté nel 1827, per fondare nel 1833 la prima agenzia di detective privati che forniscono servizi informativi e di sorveglianza ai commercianti ricevendo in cambio una retribuzione: le Bereau de Renseignements pour le Commerce.
Eugène-François Vidocq muore a Parigi l’11 maggio 1857 all’età di 82 anni.
Con la sua storia Vidocq ha ispirato molti registri e romanzieri. Tra i più importanti ricordiamo il ruolo di Gérard Depardieu, ispirato a Vidocq, nel film di Pitof “Vidocq – La maschera senza volto”, oltre che ad essere menzionato da Melville in Moby Dick nella prima edizione del 1851.Danilo Conti