Cos’è realmente l’infedeltà coniugale?
Quando si parla di infedeltà coniugale giuridicamente parlando ci si riferisce esclusivamente alle coppie sposate. L’infedeltà diventa di per se “legittima” solo nel caso si parli di coppie legate da un’unione civile o per le famiglie di fatto, a patto che abbiano firmato un contratto di convivenza.
Non credo sia bisogno di spiegare cosa sia di fatto l’infedeltà: tutti sappiamo che si tratta di un tradimento, di una relazione intrattenuta con un’altra persona, sia questa dell’altro sesso o del proprio. Quindi infedeltà anche da parte del marito che sta con un uomo o della moglie che sta con una donna. Per infedeltà non si intende solo il tradimento sessuale, ma anche a quello affettivo e intellettuale, difatti numerose sentenze hanno condannato il rapporto platonico su internet quando, dalla conversazione e dai messaggi intrattenuti dai soggetti in questione, potesse intendersi un rapporto affettivo.
Tribunale e Infedeltà
Dal punto di vista giuridico, l’infedeltà coniugale ha una sola conseguenza: il coniuge che è stato tradito può chiedere la separazione con addebito a carico del coniuge infedele, dove per addebito si intende l’imputazione di responsabilità dove il giudice dichiarerà ufficialmente di chi sia la colpa per il termine del matrimonio è quindi il coniuge infedele.
Solitamente il partner infedele non può chiedere per se l’assegno di mantenimento. Quindi, ad esempio, la moglie che ha avuto una storia, anche se disoccupata non potrà chiedere l’assegno mensile, a meno che le sue condizioni economiche dovessero risultare disperate e comportare un serio rischio di sopravvivenza, a quel punto potrebbe tutt’al più chiedere gli “alimenti”, per un importo di gran lunga inferiore al mantenimento e valutato sulla base del minimo necessario.
La legge prevede che dopo la separazione, se uno dei due coniugi dovesse morire, l’altro acquisisca i diritti successori e quindi diventi suo erede (questo diritto si perde solo dopo il divorzio). Ciò però non vale per chi è stato infedele, il coniuge che ha tradito e che ha subito l’addebito non può infatti essere l’erede dell’ex defunto.
Quindi posso chiedere un risarcimento danni per l’infedeltà coniugale?
Non sempre: solo raramente i giudici hanno riconosciuto, in caso di infedeltà coniugale, oltre all’addebito anche il diritto al risarcimento del danno. Come forse in molti pensano, quando il coniuge tradito abbia subito uno “scossone psicologico”, per il fallimento del matrimonio si pensa che si possa richiedere un “riscarimento danni”, ma in realtà si ha diritto al risarcimento solo nel caso in cui le modalità del tradimento hanno leso la reputazione del coniuge tradito. Si tratta, insomma, di una misura rivolta solo a tutelare l’immagine pubblica della “vittima”.
Dossier Investigativo?
Adesso che abbiamo chiarito i concetti base possiamo passare alla reale soluzione per il dubbio sul’infedeltà coniugale, l’espediente al tradimento vede come unica soluzione un Dossier Investigativo, Investigazioni Italia garantisce un Dossier Investigativo professionale e dettagliato.
tutte le nostre indagini investigative rispettano l’incarico professionale
conferito in ossequio al codice di deontologia e buona condotta.
Questo significa che non sarebbe possibile e legale chiedere, ad esempio, di seguire la propria compagna, piuttosto che un amico o un conoscente, solo per soddisfare i propri dubbi o curiosità. Il regolamento prevede che
si può investigare esclusivamente solo se le indagini
sono finalizzate ad un interesse legale da tutelare.
I nostri detective risolvono e certificano l’infedeltà attraverso le loro competenze e abilità di smascherare l’adultero, senza violare la privacy dello stesso. Documentiamo attraverso i nostri investigatori e il nostro team operativo le prove necessarie alla dimostrazione di infedeltà, avvalendoci del potente strumento dei social e del web, utilizzando sistemi di geolocalizzazione GPS avanzati e allegando materiale video e fotografico.
Le foto e i video che riportano la relazione clandestina, se non contestate in punto, valgono come prova in tribunale, senza il bisogno di ulteriori indagini o prove testimoniali. Tuttavia, nel caso (presumibile) di una contestazione in sede giudiziaria del materiale reperito, il detective potrebbe essere chiamato a deporre e la sua parola, come testimone oculare dei fatti, testimonianza che varrà di per se, come certificazione della colpevolezza del coniuge infedele.
Danilo Conti